La Fondazione ha acquisito all’asta Bolaffi di Milano del 13 maggio 2014 due volumi settecenteschi, già facenti parte della Biblioteca storica

I due volumi sono:

Anfibi e pesci di Sardegna (Cetti, Francesco)

Sassari, Giuseppe Piattoli, 1778 – In 8° (170 x 110 mm.); [10], 208 pagine.
Frontespizio e due testate calcografiche, 5 tavv. a piena pagina incisa in rame (arrossate poche carte). Legatura del secolo XX in mezza pergamena e carta marmorizzata con titolo in oro al dorso.
Raro titolo a se stante, ma facente parte di una incompleta Storia Naturale di Sardegna suddivisa in 4 volumi che il gesuita e zoologo Cetti aveva dedicato alle meraviglie naturali dell’isola. Sul frontespizio timbro della Biblioteca Ranieri di Sorbello.

Saggio orittografico ovvero Osservazioni sopra le terre nautilitiche ed ammonitiche della Toscana (Soldani, Ambrogio)

Siena, Vincenzo Pazzini Carli e Gioacchino Pagani, 1780 – In 4° (290 x145 mm.); VII, [1], 146 pagine. Antiporta incisa in rame da Ciro Santi con una medaglia con Leopoldo di Toscana, 25 tavole incise in rame fuori testo e ripiegate raffiguranti conchiglie e fossili (qualche fioriture alle prime carte). Legatura coeva in cartonato alla rustica con titolo manoscritto al dorso (sciupata).
Sul frontespizio nota di possesso Carlo Emanuele Bourbon di Sorbello, 1799 e timbro della Biblioteca Ranieri di Sorbello. Esemplare in barbe con le tavole freschissime di questa prima edizione, opera fondamentale della paleontologia dell’abate Soldani, 1736-1808, Segretario dell’Accademia dei Fisiocritici.

I volumi suddetti (data anche la nota di possesso nel Saggio orittografico) sono attribuibili a Carlo Bourbon di Sorbello (1779-1842) figlio di Uguccione III (1737-1816) e Cecilia Bonaccorsi. Carlo, che insieme al fratello Giuseppe II (1772-1843), fu attivo nel curare la biblioteca di famiglia, acquistò molti libri di storia naturale e botanica, coltivando egli stesso interessi botanici nei due giardini posseduti dalla famiglia a Perugia. In archivio è presente un suo carteggio con il poeta Angelo Maria Ricci e in biblioteca vi sono molte opere con la sua dedica autografa.